Ora sono io by Marialuisa Jacobelli

Ora sono io by Marialuisa Jacobelli

autore:Marialuisa Jacobelli [Jacobelli, Marialuisa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-04-28T12:00:00+00:00


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La parola stalking

Milano, 15 aprile 2022

«Marialuisa, per me non ci sono dubbi. Lo devi denunciare e sebbene questa non sia la mia materia, da quello che mi racconti sono certo che ci sia tutto il materiale necessario per dimostrare che sei vittima di un caso di stalking.» Beve un altro sorso di vino bianco dal suo calice e prende in mano il telefono, fa qualcosa e subito dopo lo mette giù di nuovo: contemporaneamente sento che il mio cellulare sta vibrando.

«Ti ho girato il numero di un mio caro amico penalista che si occupa proprio di questo tipo di situazioni. Chiamalo subito, oggi stesso, vedrai che lui saprà come aiutarti a sporgere denuncia e a gestire tutte le varie fasi. Non c’è nessuna ragione per cui tu debba sopportare neanche un giorno in più una circostanza come questa… Ma dimmi una cosa: quindi lui sta continuando ancora adesso a venire sotto casa tua?»

«Eh sì» gli rispondo io.

«Ma in questi casi lui cosa fa di preciso?»

«Niente! Ti dico che secondo me è una cosa da folli… Si presenta nel mio palazzo, si siede sul muretto del giardino sotto la mia finestra e se ne sta lì per ore a guardare il telefono o fumarsi il suo sigaro. Oppure accende il videocitofono e si piazza là davanti a parlarmi, visto che ormai è bloccato da tutte le parti e quindi non può più né telefonarmi né mandarmi messaggi… cioè tranne le email.»

«Queste email che mi dicevi che ti manda a decine?»

«Sì» confermo. «Tipo trenta al giorno.»

«Tutte di insulti?»

«No, non tutte» gli rispondo dopo un istante di esitazione. «Qualche volta sono come delle specie di mini lettere d’amore dove mi dice che si è pentito e che gli manco, mi racconta tutte le cose che vorrebbe fare con me, mi promette questo e quello… E ogni tanto mi chiede ancora come va con la gamba, più che altro secondo me perché appunto ha paura che io faccia la denuncia.»

«Perché quel giorno ti ha fatto molto male?»

«Mi ha fatto male, sì… Te l’ho detto, per fortuna alla fine non c’è stata una vera e propria frattura ma è un miracolo, perché ti assicuro che dopo dieci giorni i lividi si vedono ancora. Quel giorno lui mi ha buttata a terra, mi ha strattonata, mi ha dato talmente tanti calci negli stinchi che pensavo di aver rotto la tibia, solo perché non volevo stare con lui.» Noto che le sue tagliatelle sono praticamente intatte nel piatto, così come il mio riso del resto, malgrado lui sia sempre stato una buonissima forchetta. Saranno questi discorsi così pesanti che gli hanno fatto passare l’appetito? Da parte mia, ho lo stomaco completamente chiuso come tutte le volte che penso o parlo di questo argomento. «La maggior parte delle email però è di insulti, sì» continuo sforzandomi di tirare fuori una parola per volta. «Più capisce che mi sono completamente staccata da lui, più diventa cattivo, aggressivo e violento. E ora si è messo a chiamare anche mia madre.



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